Flora Sicula sive descriptiones et icones plantarum rariorum Siciliae ulterioris Francisci 1. Borbonii regis utriusque Siciliae regni jussu edita a Joanne Gussone ... Volumen 1
Gussone, Giovanni
Scheda bibliografica e localizzazioni delle copie cartacee
Descrizione
L'originale è composto da fascicoli staccati e tavole sciolte in formato atlantico.
Note e approfondimenti
Giovanni Gussone è uno dei botanici che maggiormente hanno contribuito alla conoscenza floristica del Sud Italia e della Sicilia.
La sua opera più ambiziosa fu concepita durante il regno di Francesco I ed ebbe come titolo Flora Sicula sive descriptiones et icones rariorum plantarum Siciliae ulterioris Francisci I Borbonii jussu edita. L’opera avrebbe dovuto comprendere più volumi in formato atlantico, riccamente illustrati: un'edizione lussuosa, con costi di edizione molto elevati, riservata alle biblioteche più prestigiose. Il primo fascicolo della Flora Sicula vide la luce nel 1829 e non ebbe seguito, in quanto alla morte di Francesco I, che avvenne nel 1830, una drastica revisione delle spese della Casa Reale spinse il successore, Ferdinando II, a sospendere la pubblicazione dell'opera.
Il primo fascicolo della Flora Sicula venne stampato in poche decine di copie che andarono presto disperse, se si considera che G. A. Pasquale, nel 1871 scriveva: "(...) di questa splendidissima opera non si hanno esemplari nelle nostre biblioteche di Napoli, nemmeno nelle stesse biblioteche Gussoniana e Tenoreana. Se non che si trova in quella di S. Giacomo un esemplare ben legato, ed un altro presso il mio amico A. Beatrice. Si trova ancora in qualche biblioteca d'Europa: come quella di Vienna (...)".
Una di queste rarissime copie è conservata presso il fondo antico (Bertoloni) della biblioteca del Dipartimento di scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Bologna e viene resa fruibile on-line per il suo importante valore documentale. L'edizione della Flora Sicula fu preceduta dal Florae Siculae Prodromus, pubblicato in due volumi nel 1827-28. Inoltre, nel 1842-44, venne data alle stampe anche una Florae Siculae Synopsis che ci fornisce un'idea abbastanza precisa su quali sarebbero state le parti descrittive e sistematiche della Flora Sicula. Purtroppo, la più grave perdita determinata dalla mancata pubblicazione dell'opera è anche la più preziosa, ovvero gli splendidi apparati iconografici, acquarellati a mano, del tutto conformi alle cinque tavole contenute nel primo ed unico fascicolo della Flora Sicula.
Nel Prodromus, Gussone fa ripetutamente riferimento all’iconografia della Flora Sicula, di cui certamente aveva in mano diverse centinaia di tavole già numerate. Di queste tavole inedite, si è persa ogni traccia. Si auspica che la condivisione on-line del primo fascicolo della Flora Sicula possa aiutare a reperire, almeno in parte, le tavole andate disperse.